Il Carnevale di Venezia è una delle Feste più conosciute al mondo. Ma non tutti conoscono le sue affascinanti origini.
L’uso delle maschere e delle rappresentazioni simboliche sono una tradizione antica.Lo spunto quindi arriva da lontano rielaborando feste religiose che nell’antica Roma diventavano un’occasione per sovvertire l’ordine sociale. Schiavi e cittadini riempivano le città per partecipare alla festa sfrenata tra balli e musica. Il Carnevale di Venezia inizialmente ha proprio questo scopo: concedere alla popolazione, soprattutto il ceto più umile, l’occasione di festeggiare e l’uso delle maschere garantiva così l’anonimato che permetteva di annullare le differenze sociali una volta vestiti in maschera.
Il Carnevale di Venezia dava modo di sfogare le tensioni ed i malumori derivati dalle rigide regole morali e le imposizioni della Repubblica di Venezia permettendo durante la festa persino la pubblica derisione delle autorità e dell’aristocrazia. Un documento data 1296 un editto del Senato della Repubblica in cui si dichiara festivo il giorno prima dell’inizio della Quaresima.
La festa si svolgeva con eventi di ogni tipo: giocolieri, musicisti e danzatori si esibivano negli spazi pubblici facendo dimenticare il lavoro. Il Carnevale di Venezia arrivò a durare persino 6 settimane, dal 26 dicembre al mercoledì delle Ceneri coinvolgendo gli spazi pubblici ed i palazzi, i teatri ed i caffè in cui la parola d’ordine era la trasgressione.
E furono proprio le feste a palazzo che diedero inizio alla tradizione delle feste e balli in maschera che ancora oggi vengono organizzati in eleganti palazzi nobili e che negli anni sono diventate feste sempre più esclusive in cui dame e cavalieri mascherati arrivano da tutto il mondo per partecipare alla magia del Carnevale di Venezia.
Nel XVIII secolo il Carnevale era ormai conosciuto in tutta Europa e diventò meta di visitatori e vera e propria istituzione.
Ma la trasgressione e l’annullamento delle gerarchie dietro le maschere cominciarono a creare non pochi problemi: dopo il tramonto misteriosi malintenzionati approfittavano dell’anonimato della maschera e fu così che nel 1339 venne vietato di circolare per Venezia con maschere e costumi di Carnevale nelle ore notturne.
L’ultimo Carnevale storico di Venezia fu nel 1797 con la caduta della Serenissima arrivò la proibizione definitiva dei costumi di Carnevale, con l’eccezione delle feste private nei palazzi veneziani e del Ballo della Cavalchina al Teatro La Fenice: la storia del Carnevale a Venezia subì un duro colpo d’arresto, una lunga fase di declino che portò al graduale spegnimento di tutte le feste ad esso collegate.
Sarà a partire dal 1967 che si cominciarono a riorganizzare le prime feste con sfilate di maschere e costumi, riportando in vita la storia e le tradizioni del Carnevale di Venezia. Nel 1979 venne redatto per la prima volta un programma per coinvolgere nei festeggiamenti gli stessi veneziani e tornare così alle origini del Carnevale di Venezia… un successo che dura ormai da quarant’anni.
Curiosità: la Maschera del Dottore, quella con il lungo naso che assomiglia ad un becco, veniva adoperata dai medici durante il periodo di contagio della peste. Nel lungo becco venivano messe erbe aromatiche (rosmarino, chiodi di garofano, aglio e ginepro) che servivano ad alleviare il fetore dei corpi appestati e garze imbevute di aceto ed olii essenziali che erano ritenute protettive dalla peste. Oggi questa veste medica è considerata una delle più tipiche maschere veneziane.
Per vivere la festa come un veneziano The Red House Company consiglia:
Festa sull’acqua, lo spettacolo che inaugura il Carnevale di Venezia 2018.
Sabato 27 gennaio: spettacolo gratuito con due repliche, alle ore 18:00 e alle ore 20:00.
Lo spettacolo di svolge sull’acqua dove barche e strutture galleggianti diventeranno il palcoscenico di danze aeree e giochi di luce. Appuntamento nel canale ‘Rio di Cannaregio’ (quello che scorre sotto il Ponte delle Guglie). Ma per vedere lo spettacolo da un punto di vista privilegiato vi consigliamo di fare qualche passo e raggiungere il Ponte dei Tre Archi.
Da questa posizione privilegiata potrete vedere le barche passare sotto i vostri piedi e le danzatrici levarsi nell’aria. Questo è il posto da cui scattare la foto più bella!
Sito ufficiale: www.carnevale.venezia.it
La frittella, il dolce tradizionale del Carnevale di Venezia
Tutti aspettano questo momento dell’anno perché solo in questo periodo le numerose pasticcerie e panifici della città la producono: è la frittella, in veneziano ‘ea fritoa’. Amata da tutti, adulti e bambini e da sempre considerata il dolce nazionale della Repubblica Serenissima, veniva prodotta esclusivamente dai fritoleri che nel ‘600 si costituirono in corporazione fino a fine ‘800.
Ma dove assaggiare la più buona frittella di Venezia? Noi vi consigliamo la Pasticceria Tonolo che si trova in Calle San Pantalon 3764 vicino a Campo San Pantalon. Qui potrete scegliere la vostra preferita: ripiena con crema, zabaione, cioccolata o mele. Oppure la più tradizionale, quella vuota accompagnata con un buon caffè espresso!
Sito ufficiale: Pasticceria da Tonolo
Il tradizionale volo dell’Angelo in Piazza San Marco
Appuntamento domenica 4 febbraio ore 12:00
Ogni anno uno dei giorni più attesi è il Volo dell’Angelo che vede una bella ragazza scendere dall’alto del Campanile e arrivare in Piazza San Marco tra gli applausi degli spettatori con il naso all’insù.
L’emozionante volo dell’Angelo apre ufficialmente i festeggiamenti del Carnevale e come ormai da tradizione, sarà la Maria vincitrice del Carnevale 2017, (quest’anno Elisa Costantini), a vestire i panni del nuovo Angelo dell’edizione 2018.
Non perdete l’occasione per uno spuntino al Caffè Florian il più antico caffè del mondo da sempre frequentato da personaggi illustri come Casanova, Goldoni e Canaletto. È questo il posto in cui si incontrano le più belle maschere!