Sabato 19 luglio, torna la “Notte famosissima”
La Festa del Redentore è una delle celebrazioni più sentite dai veneziani, in cui convivono il raccoglimento religioso e la gioia condivisa dello spettacolo collettivo. La notte del sabato, il Bacino di San Marco si trasforma in un teatro sull’acqua: migliaia di persone assistono ai fuochi pirotecnici che si riflettono sulla laguna, creando un gioco di luci unico al mondo.
La Festa del Redentore affonda le sue radici in uno degli episodi più drammatici della storia veneziana. Tra il 1575 e il 1577, un’epidemia di peste devastò la città, causando decine di migliaia di vittime, si stima che persero la vita più di un terzo della popolazione. Di fronte a una crisi così profonda, il Senato della Serenissima decise di affidarsi alla fede e fece voto di erigere una chiesa dedicata al Redentore, come segno di ringraziamento una volta che la peste fosse terminata.
Nel 1577, allo scampato pericolo, fu posata la prima pietra della chiesa del Santissimo Redentore sull’isola della Giudecca, affidandone la progettazione ad Andrea Palladio. Fin dall’inizio, fu stabilito che ogni anno, nella terza domenica di luglio, il Doge e le autorità cittadine si sarebbero recati in processione alla chiesa attraversando un ponte provvisorio costruito sull’acqua, per rinnovare il voto.

Quella celebrazione religiosa si è trasformata, nei secoli, in una grande festa popolare, amata dai veneziani e oggi conosciuta anche a livello internazionale. La tradizione del ponte votivo rimane intatta, così come l’abitudine di ritrovarsi in barca o lungo le rive per assistere ai fuochi d’artificio. Ma al centro di tutto resta il senso profondo di appartenenza, gratitudine e memoria che fa del Redentore una delle ricorrenze più autentiche e vive della cultura veneziana.
Come si vive la festa oggi
Fin dal pomeriggio del sabato, l’aria in città cambia. Le barche iniziano a radunarsi nel Bacino di San Marco, addobbate con luci, candele e tavole imbandite. A terra, le rive si popolano di famiglie, gruppi di amici e curiosi in attesa della notte più luminosa dell’estate veneziana.
Chi desidera vivere l’esperienza in modo più esclusivo ha diverse possibilità. È possibile prenotare una cena in uno dei palazzi affacciati sulla laguna, spesso con terrazze panoramiche da cui ammirare i fuochi in prima fila. Alcuni hotel e residenze storiche organizzano serate con cena e intrattenimento riservato. Un’altra opzione è partecipare a una delle feste in barca che solcano la laguna durante la serata, oppure noleggiare un taxi acqueo privato per raggiungere il cuore del bacino e assistere allo spettacolo direttamente sull’acqua.

Per chi preferisce restare a terra, il consiglio è quello di scegliere un buon punto panoramico – le Zattere, la Riva degli Schiavoni, la Giudecca o, per chi soggiorna in un appartamento con altana, godersi i fuochi dall’intimità del proprio tetto.
Nel pomeriggio viene inoltre aperto il tradizionale ponte votivo, una passerella galleggiante che collega le Zattere alla Giudecca e permette di raggiungere la chiesa del Redentore a piedi, in un percorso simbolico e suggestivo. Attraversarlo, prima del tramonto, è ormai un rito per chi partecipa alla festa.
Alle 23:30 in punto ha inizio lo spettacolo pirotecnico. I fuochi durano circa 40 minuti e illuminano il cielo sopra San Giorgio, la Punta della Dogana, la Giudecca e tutta l’area del bacino. È uno di quei momenti in cui Venezia sembra fermarsi e offrire il meglio di sé.
Prenota il tuo posto vista laguna
Per assistere ai fuochi dalla riva, con accesso a aree contingentate e visuale garantita, è possibile prenotare il posto a terra (settori Giudecca, Zattere o San Marco) sul sito ufficiale Venezia Unica:
Consigliamo ai nostri ospiti di procedere con la prenotazione non appena si aprono le fasi per i non residenti (dall’10 luglio), così da garantirsi il miglior punto vista.
Vivere il Redentore con The Red House Company
Soggiornare a Venezia durante la notte del Redentore è qualcosa che resta impresso. La città si riempie di luci, suoni, voci, e ogni angolo sembra vibrare di attesa. Ma c’è un modo ancora più speciale per vivere questa festa: farlo da casa, nella propria casa veneziana, con tutto il tempo per scegliere dove andare, quando uscire, o semplicemente da dove guardare.
Alcuni dei nostri appartamenti si trovano in posizioni perfette per godersi la serata senza stress. Casa Golena, per esempio, è a due passi dal ponte votivo che collega le Zattere alla Giudecca: basta uscire di casa e si è già immersi nell’atmosfera della festa. La chiesa del Redentore si raggiunge in pochi minuti a piedi, ed è possibile assistere alla processione e respirare l’aria autentica di questo rito collettivo.
Chi cerca qualcosa di più riservato può scegliere una delle Ca’ Barbarina, nella zona dei Giardini della Biennale: qui, dai vicini giardini di Sant’Elena, si possono ammirare i fuochi senza bisogno di prenotare nulla. C’è spazio, tranquillità e una vista ampia sulla laguna che regala uno sguardo insolito e bellissimo sul Redentore.
Per chi sogna una prospettiva sopraelevata e privata, Lion 4 offre un’altana da cui possono scorgere i fuochi più alti. Salire sul tetto, stappare una bottiglia e osservare lo spettacolo da lì, con la città intorno che si illumina, è un’esperienza che difficilmente si dimentica.
Infine, The Arsenal Large si trova vicino a Riva degli Schiavoni: in pochi minuti a piedi si raggiunge uno dei punti più spettacolari per vedere i fuochi riflettersi sull’acqua, e al ritorno non serve fare lunghe deviazioni, si è già a casa.
Se avete in programma di essere a Venezia per il Redentore, scriveteci. Saremo felici di consigliarvi l’appartamento giusto e, se lo desiderate, anche il modo migliore per vivere questa notte “famosissima”.
E il giorno dopo…
La festa del Redentore non si esaurisce con i fuochi. Anche la domenica offre momenti da vivere con calma, approfittando del ponte votivo che rimane aperto fino alla mezzanotte. È l’unico momento dell’anno in cui si può raggiungere la Giudecca a piedi, senza bisogno di prendere un battello: una passeggiata insolita e piacevole, sospesi sull’acqua, perfetta per scoprire un lato più tranquillo e autentico della città.
Domenica 20 luglio, nel pomeriggio, il Canale della Giudecca ospita le tradizionali regate del Redentore, con tre appuntamenti:
- • Ore 16:00 – Regata dei giovanissimi su pupparini a 2 remi
- • Ore 16:45 – Regata su pupparini a 2 remi
- • Ore 17:30 – Regata su gondole a 2 remi
Un’occasione per vedere dal vivo l’abilità dei rematori veneziani e lasciarsi coinvolgere dall’energia di una tradizione che attraversa i secoli.
Alle ore 19:00, nella Chiesa del Redentore, si tiene la solenne Santa Messa Votiva, presieduta dal Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia. Un momento raccolto, che chiude la festa nel segno della spiritualità e del ricordo, ricollegandosi al significato originario di questa celebrazione.
Per chi ha scelto di fermarsi in città anche la domenica, è un modo perfetto per rallentare il ritmo, camminare tra calli meno affollate, e assaporare fino in fondo l’atmosfera del Redentore.