A dicembre Venezia non “cambia pelle”: si accende. Non solo per l’albero in Piazza San Marco o per le vetrine, ma per un calendario diffuso che attraversa calli e campi, arriva sulle isole e continua fino all’Epifania. Il programma comunale “Venezia. It’s Christmas Time” porta in città (e in laguna) luminarie, installazioni, mercatini ed eventi pensati per essere vissuti anche senza un’agenda serrata: basta uscire e lasciarsi guidare dalle luci.
Quest’anno l’allestimento è particolarmente evidente: si parla di 50 km di luminarie e 26 installazioni tridimensionali, per oltre 4.000 elementi luminosi distribuiti nel territorio comunale, con tecnologia LED a basso consumo.
Piazza San Marco e il Natale “in grande”, ma con stile veneziano
Il cuore visivo resta San Marco, soprattutto nelle sere in cui la piazza si svuota quel tanto che basta per far emergere la sua “invernale” eleganza. Ed è anche qui che, ogni anno, si concentra uno dei momenti più attesi del periodo: la cerimonia di accensione dell’albero di Natale, che diventa un piccolo rito collettivo, più che un semplice evento. Nel calendario 2025 l’appuntamento è stato fissato per sabato 22 novembre alle 18.30, preceduto dall’inaugurazione di “Murano Illumina il Mondo” alle 17.30: due momenti consecutivi che trasformano San Marco in un punto di partenza naturale per la prima passeggiata “ufficiale” tra le luci. A dare ritmo alla serata, anche la musica, con l’esibizione della formazione Vocal Skyline, che accompagna l’accensione e rende l’atmosfera più calda, senza bisogno di effetti eccessivi.
Da lì in poi, San Marco diventa la cornice perfetta per un dicembre fatto di cose semplici ma memorabili: ci si può fermare pochi minuti ad ascoltare un coro, attraversare la piazza e poi lasciarsi guidare verso Rialto senza un percorso obbligato, infilando calli secondarie e ritrovandosi all’improvviso davanti a scorci familiari che, con le luminarie, sembrano nuovi.
E se oltre alla passeggiata ti va di aggiungere un appuntamento serale “vero”, dicembre è anche tempo di concerti: tra chiese del centro storico, rassegne natalizie e serate nei teatri, la musica diventa un modo molto veneziano di entrare nello spirito delle feste. Anche solo scegliere una data e costruirci attorno la giornata cambia completamente il tono del soggiorno.
“Murano Illumina il Mondo”: dodici chandelier in Piazza San Marco (fino a marzo)
Tra le cose da vedere, c’è “Murano Illumina il Mondo”, che trasforma Piazza San Marco in una galleria a cielo aperto con dodici chandelier in vetro, visibili dal 21 novembre 2025 al 1 marzo 2026. È un’idea semplice: passi, alzi lo sguardo, e Venezia ti ricorda che l’artigianato qui non è folklore, è identità.
L’idea di “Murano Illumina il Mondo” funziona proprio perché mette in scena, in uno dei luoghi più iconici della città, una storia che a Venezia è antica e concreta: quella del vetro di Murano.
La tradizione nasce quando, nel 1291, le fornaci vengono spostate da Venezia all’isola di Murano: ufficialmente per ridurre il rischio di incendi in una città costruita in gran parte in legno, ma anche per concentrare e proteggere un sapere artigiano che era già un vantaggio economico enorme.
Da lì, nei secoli, il vetro muranese diventa un linguaggio: non solo bicchieri o oggetti decorativi, ma luce, soprattutto quando entra nei palazzi, nei saloni e nei teatri. Il lampadario veneziano (e poi il grande lampadario “alla muranese”, con fiori, foglie e bracci elaborati) diventa un simbolo di prestigio e di spettacolo, legato alla capacità dei maestri vetrai di modellare forme complesse e leggere.

È qui che il progetto contemporaneo si innesta in modo intelligente: invece di limitarsi alle luminarie “classiche”, porta il tema della luce della tradizione muranese, esponendo chandelier d’autore sotto le Procuratie in Piazza San Marco e accendendo i riflettori su Murano come luogo vivo, non come souvenir. L’iniziativa è promossa da The Venice Glass Week insieme al Comune di Venezia: in pratica, una vetrina internazionale che mette in dialogo maestri vetrai, brand storici, artisti e designer, e riporta l’artigianato nel centro del racconto urbano.
Buttarsi nella mischia: pattinare nel campo più grande di Venezia
Se c’è un modo semplice per entrare davvero nell’atmosfera di dicembre, è questo: mettere i pattini e scendere in pista (letteralmente) in Campo San Polo, il campo più grande di Venezia, che per l’occasione si trasforma e si anima come poche volte durante l’anno. Qui non sei spettatore: sei parte della scena, tra risate, tentativi eleganti (o meno), musica, e quella confusione allegra che rende le feste più vere.
La cosa più bella è il contrasto: vero ghiaccio in un campo storico, circondato da case, chiesa e vita quotidiana veneziana. E mentre giri, ti rendi conto che dicembre a Venezia non è solo passeggiare tra le luci: è anche scegliersi un momento così, leggero e un po’ bambino, nel cuore della città. La pista resta aperta dal 29 novembre 2025 al 17 febbraio 2026, quindi è perfetta sia per dicembre sia per un viaggio di gennaio, quando Venezia è ancora più tranquilla.
Mercatini e antiquariato: il regalo migliore è quello scoperto per caso

Campo Santo Stefano: dove il Natale diventa un acquisto felice
Se si desidera un mercatino in centro storico che si incontri quasi senza “andare a posta”, Campo Santo Stefano è una tappa naturale: chalet in legno, atmosfera discreta e un mix di idee regalo che qui funziona davvero. Tra i banchetti si trovano soprattutto artigianato locale e piccoli oggetti facili da portare a casa: ornamenti in vetro di Murano, maschere dipinte, dettagli in merletto, accessori in pelle e creazioni fatte a mano. È il posto giusto quando l’obiettivo non è comprare tanto, ma scegliere bene: un regalo scoperto quasi per caso, mentre si passeggia tra San Marco e Rialto.
Nel weekend 12–14 dicembre: doppia tappa tra Murano e Burano
Durante il weekend 12–14 dicembre, la laguna nord offre una delle combinazioni più riuscite del periodo: atmosfera natalizia, artigianato vero e il piacere di una deviazione “fuori rotta” rispetto al centro storico. A Murano, da venerdì 12 a domenica 14 (ore 10.00–18.00), il mercatino in zona Bressagio (Faro) è un’ottima occasione per scoprire oggetti fatti a mano e piccoli lavori artigianali, con una presenza interessante anche di prodotti del territorio, come il miele prodotto sull’isola: dettagli che spostano l’esperienza dal semplice souvenir a un acquisto più consapevole.
A Burano, nelle stesse date (ore 10.30–18.30), l’appuntamento è in zona Pescheria, con oltre venti espositori. Qui il contesto fa metà della bellezza: canali, colori e una dimensione più raccolta rendono il mercatino particolarmente piacevole anche solo da attraversare con calma. La domenica è prevista anche una presenza dedicata ai più piccoli con il passaggio di Babbo Natale: un elementoche non stravolge il tono dell’isola ma la rende, per chi viaggia in famiglia, ancora più accogliente.
Weekend 13–14 e 20–21 dicembre: l’Isola del Natale al Lido
Nei weekend 13–14 e 20–21 dicembre, il Lido propone un Natale diverso da quello del centro storico: meno “cartolina”, più quotidiano, con la misura tranquilla di un’isola che resta Venezia ma cambia respiro. L’Isola del Natale concentra mercatini, musica e iniziative diffuse in un contesto che invita a prendersi tempo, tra una passeggiata sul lungomare e una sosta tra i banchi. È una buona scelta per chi desidera restare nel Comune di Venezia e allo stesso tempo allontanarsi per qualche ora dai percorsi più prevedibili, ritrovando un’atmosfera più distesa, quasi locale.
Natale ai Bochaleri (18–20 dicembre 2025): ceramica veneziana e dimostrazioni dal vivo
Da giovedì 18 a sabato 20 dicembre 2025, Venezia ospita “Natale ai Bochaleri”, una mostra-mercato dedicata agli artigiani ceramisti veneziani, accompagnata da dimostrazioni che rendono l’esperienza più vicina a uno studio aperto che a un semplice mercato. L’iniziativa rientra nel palinsesto “Le Città in Festa”, è curata dall’Associazione Bochaleri e si svolge nella sua sede di Castello 1257, con orario 10.00–17.00.
Il taglio è dichiaratamente artigianale e culturale. Giovedì 18 la giornata si apre con due momenti di approfondimento: alle 12.00 Giuliana Rolli conduce “La porcellana classica in Europa”, una dimostrazione di decorazione a terzo fuoco; alle 15.00 Meri Cengiarotti presenta “Sculture d’uso”, lavorando a un pezzo che mette in dialogo funzione quotidiana e ricerca formale. Venerdì 19, alle 14.00, Nadia Saponaro propone “Il tornio dalla tecnica alla creatività. Dimostrazione e concept”, un intervento che mostra come il gesto tecnico diventi progetto. Sabato 20 resta la mostra-mercato: il momento più adatto per passare con calma, scegliere un oggetto e portare con sé un pezzo di manifattura veneziana contemporanea, più vicino al racconto che al souvenir.
Natale sull’acqua: il Corteo Acqueo dei Babbi Natale (21 dicembre)
Ci sono appuntamenti che, più di altri, riescono a raccontare Venezia senza bisogno di spiegazioni. Il Corteo Acqueo dei Babbi Natale è uno di questi: domenica 21 dicembre 2025 il Canal Grande diventa un palcoscenico naturale per una sfilata di centinaia di vogatori in abito rosso, a bordo delle imbarcazioni della tradizione remiera veneziana. Il raduno è previsto nell’area di Punta della Dogana, con arrivo verso Rialto: un percorso che attraversa il cuore della città e, per una volta, lo restituisce alla dimensione più genuinamente lagunare.
Il bello è che non richiede alcuna organizzazione particolare. Si sceglie un punto d’osservazione — una fondamenta tranquilla, un ponte, una curva del Canal Grande — e si aspetta. Quando il corteo arriva, tra riflessi sull’acqua e rumore dei remi, Venezia fa ciò che sa fare meglio: trasformare una tradizione popolare in un gesto di eleganza spontanea, perfettamente coerente con la sua storia di città d’acqua.
Tra San Silvestro e l’Epifania: Venezia tra luce e quiete
Tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio Venezia cambia passo, ma non perde atmosfera. La notte di San Silvestro, per chi desidera un capodanno “veneziano” nel senso più essenziale del termine, resta legata al Bacino di San Marco: allo scoccare della mezzanotte lo spettacolo dei fuochi d’artificio si riflette sull’acqua e ridisegna per qualche minuto la prospettiva della città, con un effetto che non ha nulla a che vedere con la logica della piazza affollata e molto di più con l’idea veneziana di scenografia naturale. Ed è proprio qui che il periodo festivo si allunga in modo interessante, perché non si esaurisce con Natale: il calendario e le iniziative proseguono fino all’Epifania, e gennaio diventa spesso il momento più intelligente per chi ama Venezia senza sovrastrutture. Le luci restano, l’aria è limpida, i musei e le chiese si visitano con più agio, e anche l’esperienza più semplice, una passeggiata lunga, una sosta in un bacaro, una cena scelta con calma, acquista una qualità diversa, più quieta e più autentica, come se la città si concedesse finalmente il tempo di farsi abitare.
Anche in viaggio, lo spirito di Natale si sente davvero
E anche noi, in The Red House Company, ci immergiamo davvero in questo periodo. In alcuni appartamenti scegliamo di addobbare l’albero e curare piccoli dettagli natalizi non per “fare scena”, ma per restituire un’idea semplice e molto concreta di accoglienza: quella sensazione sottile che si prova quando si entra in casa, si appoggiano le valigie e, pur essendo lontani dalla propria quotidianità, ci si sente immediatamente nel posto giusto.

Per molti, il Natale è fatto di rituali: una luce accesa nel punto giusto, un ramo di verde, un dettaglio scelto con cura. Quando si viaggia, spesso si rinuncia a tutto questo, come se le feste fossero qualcosa che appartiene soltanto alla propria casa. Noi preferiamo pensare il contrario: che lo spirito del Natale possa accompagnare anche un soggiorno a Venezia, e che una casa, anche se non è la propria, possa diventare, per qualche giorno, un luogo in cui il periodo si vive davvero, fino in fondo, con la stessa naturalezza con cui si vive la città.


